Ho creduto
che crocifiggermi
alla porta
avrebbe scongiurato
il tuo abbandono.
Ho bendato gli occhi
per non vedere
la violenza rabbiosa
delle tue mani
mentre scostano
il mio corpo
che oscilla
macabro
come un pendolo
che non misura
più il tempo
per scandire
l’amore.
è bella e drammaticamente vera…
la foto poi…rende la poesia ancora più intesa…toccante….
chi di noi non si è almeno una volta nella vita “crocifissa” per non subire l’abbandono?
infatti la poesia è nata attorno alla foto. adoro la Woodman e il suo modo di raccontare la solitudine del corpo femminile sempre esposto, spesso nudo, ma con il volto sempre coperto. Mi emoziona.